La scorsa settimana è stato effettuato il primo prelievo di combustibile su una nave
mercantile ormeggiata nel porto di Marina di Carrara per verificarne la rispondenza alle
normative nazionali ed internazionali poste a tutela dell’ambiente marino ed alle emissioni in
atmosfera, in virtù del protocollo d’intesa sottoscritto a febbraio tra la Direzione
Interregionale per La Toscana, la Sardegna e l’Umbria dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli – Ufficio delle Dogane di Pisa e la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara.
La normativa adottata dall’International Maritime Organization, Agenzia specializzata delle
Nazioni Unite che, tra l’altro, si occupa di prevenzione dell’inquinamento marino ed
atmosferico da parte delle navi, ha previsto che dall’inizio del 2020 tutte le navi devono
utilizzare combustibili a bassissimo tenore di zolfo, in modo da ridurre significativamente la
quantità di ossidi di zolfo e azoto (cd. SOx e NOx) emessi dai motori delle navi, apportando
importanti benefici per la salute e l’ambiente.
Per tali aspetti, il team ispettivo, composto da personale dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli e dai militari della Guardia Costiera, ha prelevato dai serbatoi della m/n Rosa dei
Venti un campione del combustibile che è stato inviato al laboratorio chimico dell’Agenzia
che si occuperà dell’analisi chimico – fisica, dalla quale sarà, appunto, possibile determinare
se lo stesso è conforme alle normative vigenti.
Nel 2018 e 2019 sono stati svolti in tutto 153 controlli tra riscontri documentali ed visite
ispettive a bordo, allo scopo di verificare la conformità ai parametri legali del combustibile ad
uso marittimo, mediante una verifica della documentazione tecnica presentata dai fornitori di
combustibile e mantenuta a bordo delle navi in esercizio, senza riscontrare nessuna
irregolarità. Tale attività è continuata per tutto il 2020, seppur condizionata
dall’emergenziale epidemiologica ancora in atto, ponendo in essere 16 verifiche sul naviglio
mercantile arrivato nel porto marinello; tuttavia, “grazie al protocollo operativo” – dice il
Comandante ALOIA – “viene data anche una ulteriore rassicurazione alla cittadinanza sul
rispetto della normativa vigente in tema di emissioni in atmosfera da parte delle navi,
misurandone analiticamente tutti i parametri”.
La Guardia Costiera ricorda che in caso di accertamento di eventuali violazioni dei limiti
imposti, l’armatore e il comandante della nave saranno sanzionati con un verbale
amministrativo con limiti compresi tra 15000 € e 150000 €, il sequestro di tutto il
combustibile presente a bordo e dovranno provvedere – a proprie spese – ad un nuovo
rifornimento con combustibile a norma.


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